USI DELL'ACQUA
In Italia si utilizzano complessivamente circa 60 miliardi di m3 d’acqua all’anno (dato OCSE).
L’agricoltura è il settore che consuma di gran lunga la quota maggiore. Basti pensare che per far crescere una tonnellata di grano servono 500.000 m3d’acqua, mentre per una tonnellata di riso ne servono ben 4.500.000 m3. (dato“Obiettivo Acqua” 2003-2004 – Regione Piemonte).
Nel nostro Paese si destina all'irrigazione una delle percentuali più alte al mondo: circa il 57,3% di tutte le acque disponibili contro il 14,2% dell’industria, il 12,5% del raffreddamento elettrico, il 14,2% degli usi pubblici e l’1,8% di altri usi.
Non solo nell’irrigazione delle colture si utilizza un grande volume, ma anche nell’allevamento di bestiame e pollame. Per la produzione di cibo occorre tantissima acqua.
Segue l’uso industriale nel quale l’acqua viene impiegata: come refrigerante per macchinari; come solvente per lavaggi di impianti o l’eliminazione di scorie; come molecola nelle fasi di lavorazione o nel prodotto finito. Ad esempio, per ottenere una tonnellata di carta ci vogliono 12.000.000 m3. (dato “Obiettivo Acqua” 2003-2004 – Regione Piemonte) In pratica, tutti i prodotti si ottengono con l’acqua. Anche per ricavare energia si utilizza l’acqua idroelettrica o l’acqua riscaldata sottoforma di vapore per far funzionare le turbine delle centrali termoelettriche o nucleari (glossario). Un uso intelligente dell’acqua è il riscaldamento tramite l’energia solare: i pannelli solari trasferiscono calore all’acqua che passa in una serie di tubi posti a ridosso. Poi con l’acqua calda ottenuta si riscaldano ambienti o ci si lava. Gli usi civili rappresentano la quota minima dei consumi. A livello domestico tutti sappiamo come l’acqua ci sia indispensabile per bere, per l’igiene personale o per la cottura dei cibi. |
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