I NUMERI DELL'ACQUA
I dati dimostrano che l’acqua dolce (la più preziosa) è molto ridotta rispetto alla quantità totale. Malgrado ciò, l’acqua disponibile è comune in natura. Il problema per l’umanità è la sua distribuzione non omogenea. Vi sono zone ad alta piovosità con terreni fertili e vegetazione rigogliosa, mentre altre aree soffrono di periodi di siccità più o meno prolungati, fino ad arrivare alle condizioni estreme dei deserti. A dispensare acqua sotto forma di pioggia è il clima regolato, a sua volta, da innumerevoli fattori fra cui la temperatura, la posizione geografica, l’altitudine, la vicinanza delle terre ad oceani, mari o laghi. Ecco alcuni esempi sulla disponibilità d’acqua per alcune popolazioni del pianeta:
Come paradosso, il continente più siccitoso in termini di millimetri d’acqua caduta al suolo è l’Antartide ove nevica pochissimo e lo strato dei ghiacci si è formato in migliaia di anni. I temuti cambiamenti climatici già in atto, ricollegabili al riscaldamento della bassa atmosfera (effetto serra - glossario), stanno “estremizzando” le condizioni meteorologiche a livello globale. Ciò significa che aumenteranno i fenomeni violenti ed improvvisi come gli uragani, i tornado e le piogge torrenziali. In molte aree si registreranno brevi momenti di pioggia, alternati a lunghi periodi di siccità con tendenza alla desertificazione (glossario) dei suoli. In Italia la situazione dell’approvvigionamento si è man mano aggravata a partire dal 1981 con problemi di siccità sempre più frequenti. In ordine di tempo, il 2003 è stato l’ennesimo anno con piovosità scarse e forte caldo. |
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