LA NATURA DELL' ACQUA
Il ciclo dell'acqua L’acqua compie un ciclo inesauribile legato al clima. Da tutti i corpi idrici della biosfera (oceani, laghi, fiumi, stagni), dal suolo umido e dalle piante, le molecole di H2O salgono al cielo per formare le nuvole per evaporazione.Il motore di tutto è il sole, che con i suoi raggi scalda l’acqua e la trasforma allo stadio gassoso. Grazie ai venti le nuvole si spostano da una regione all’altra distribuendo le precipitazioni. L’acqua ritorna liquida perché nelle nuvole, cariche di vapore, le molecole si riuniscono le une alle altre formando gocce di pioggia, chicchi di grandine o fiocchi di neve. L'acqua cade al suolo e filtra fino ad incontrare qualche strato impermeabile. Non potendo più scendere in profondità l’acqua è costretta a muoversi in senso orizzontale nelle cosiddette “falde acquifere” (glossario). Dopo un tragitto più o meno lungo riaffiora dalle sorgenti e si mette a scorrere in superficie generando ruscelli, torrenti e fiumi. Il destino delle molecole d’acqua sarebbe quello di ritornare al mare; però, durante il tragitto, una buona parte evapora, viene assorbita dalle piante o viene bevuta da qualche animale (uomo compreso). In base alla natura delle rocce attraversate l’acqua “scioglie” i minerali e li trasporta in soluzione. Per questo motivo le molecole di H2O che troviamo sul pianeta non sono “sole”, ma sono accompagnate da particelle cariche elettricamente che chiamiamo ioni (glossario).
L'acqua potabile Sulle etichette delle bottiglie di acqua minerale troviamo una lunga lista di questi ioni accompagnati da segno (+) o (-). Quando, però, un’acqua naturale è anche potabile? Per legge l’acqua destinata al consumo umano deve avere un requisito fondamentale: essere microbiologicamente pura. Ovvero, non deve contenere alcuna forma di vita per evitare di introdurre nel nostro organismo batteri o altre forme microscopiche dannose per la salute. Le acque da bere non sono tutte uguali al palato. Possiedono delle caratteristiche chiamate organolettiche che dipendono dalla quantità degli ioni disciolti, soprattutto da quelli prevalenti. Più è alta la concentrazione di sali minerali e più il sapore è pieno o caratteristico. Come si fa a stabilire esattamente il contenuto di sali minerali in un’acqua? La chimica viene in aiuto con le analisi di laboratorio. Il chimico addetto alla verifica di ogni acqua risale a parametri standard che si definiscono chimico–fisici. Per ogni sale riscontrato viene espresso il quantitativo in grammi (o milligrammi) per litro che accompagna ogni sigla di ione presente in etichetta delle acque minerali. La concentrazione dei sali è integrata dal valore di temperatura che l’acqua aveva al momento del prelievo, del suo pH, della durezza o della conducibilità. Se tutti i parametri fisico-chimici sono in “regola” con i requisiti previsti dalle norme di legge e se l’acqua è microbiologicamente pura viene dichiarata potabile. L’acqua da bere ci arriva tramite gli acquedotti o in confezione bottiglia. Nel primo caso il comune o l’azienda responsabile della potabilizzazione dell’acqua in rete garantiscono la qualità dell’acqua. Nel secondo, è la ditta imbottigliatrice ad avere forti responsabilità sul contenuto dichiarato in etichetta. Nel nostro Paese sono tantissime le marche di acque minerali autorizzate dal Ministero della Salute e vengono periodicamente controllate dalle Aziende Sanitarie Locali. |
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