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Gigi Morbelli: il pitùr

 

   

ORSARA BORMIDA

 

Ieri e Oggi

 

 

La memoria dei vecchi , concordando con la documentazione dell’archivio di Don Giuseppe e del Comune, nonché del Museo, restituisce un  quadro del paese di ieri  contrassegnato dal faticoso lavoro della terra, talora non supportato da buone vendemmie e raccolti a causa di gelate  terribili o di grandinate rovinose, e tuttavia   caratterizzato da grande  resistenza e dignità.  Negli anni cinquanta, dopo le due guerre mondiali  che si erano portate via  tanti giovani  morti al fronte, o dispersi, la vita di paese  era scandita  dalle feste religiose, con larga partecipazione  di gente, e da pochi ma piacevoli svaghi , come  il gioco del tamburello e del calcio o da qualche ora  al caffè  o all’osteria a giocare al carte ead assistere insieme alla prime trasmissioni  televisive.La comunità  di contadini piccoli o grandi possidenti,  aveva  anche un fabbro e maniscalco,  due falegnami, muratori, l’elettricista (!), il taxista,  sarte e  barbieri, due negozi di alimentari in paese ed uno nella frazione San Quirico, la macelleria che assolvevano egregiamente le esigenze  svariate della gente.  Il paese era  collegato ad Acqui e ad Alessandria da servizio di autopullman; vi funzionavano  le scuole elementari anche nella frazione, l’asilo , una biblioteca e l’ufficio postale.   Spesso  nei cortili  durante le pause domenicali o alla sera , la gente si riuniva ancora a trascorrere in compagnia qualche ora  serena.

 

 

 

E oggi….

 

Il paese oggi ha come centro di vita comunitaria la sede della proloco ; ha rinnovato nelle nuove generazioni   tradizionali feste collettive  innestate di novità che attirano  turisti  e cultori del buon vivere .

 

Sopra: a sinistra, antica veduta dall’alto;

a destra, l’antico borgo minacciato dalle frane in una foto d’archivio ItisAcqui .

 

 

Personaggi famosi di ORSARA nel ‘900

La famiglia dei Morbelli ,’Cui d’Madama’ con il nonno generale, il padre medico, si distinse nel contesto del paese proprio per la peculiarità di  ruoli e di vita .  Così fu anche per i tre figli: Riccardo , giornalista radiofonico vissuto a Roma, autore  di varie trasmissioni  famosissime degli anni cinquanta; Aldo, insigne e raffinato architetto in quel di Torino, partecipò  tra l’altro al progetto del Teatro Regio:a lui è dedicata la via  dove  è situato il palazzo di famiglia.  Gigi, u sur Gigi  per gli Orsaresi (vai al pitùr) che lo ricordano volentieri per l’affabilità e la sistematica  presenza  in paese dalla primavera all’autunno di ogni anno, pittore e docente all’Accademia Albertina di Torino.

 

Sopra: Una veduta dall'alto di San Quirico, frazione di Orsara.