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Laghetto di Bubbio

 

 

Immagine tipica delle langhe: le viti di Barolo

Le colline che circondano Bubbio

  Il laghetto ghiacciato

Bubbio è un piccolo paese immerso nel verde e circondato di colline sulle quali sorgono le coltivazioni delle viti di uva nera e bianca.

È posto sulla cima di una collina ai piedi della quale si estendono campi di mais e pioppeti.

All'interno del paese esiste un piccolo laghetto di origine artificiale dove trovano rifugio numerose anatidi (soprattutto germani reali); presso le sue acque si radunano amanti della pesca sportiva che, soprattutto in periodo estivo, organizzano competizioni per dimostrare il loro talento.

Nei dintorni, in posizioni suggestive troviamo numerose cappellette votive che facevano parte di un percorso devozionale; alcune di esse sono architettonicamente e stilisticamente interessanti.

Colline al tramonto

 

 

Risorse idriche del bacino idrografico

Bubbio dispone dispone di un abbondante quantità d'acqua di cui ben il 40% risulta potabile e quindi microbiologicamente pura. In circa trentaquattro anni sono stati costruiti molti pozzi da cui la popolazione attinge acqua per usi domestici. Una sorgente d'acqua potabile, nota a molti, è situata in reg. Giarone (piccola frazione ai piedi del paese), conosciuta come "acqua marcia" in quanto è caratterizzata da un odore che ricorda lo zolfo.

Le acque non potabili vengono utilizzate per attività di agricoltura antitransgenica oppure vengono impiegate per l'approvvigionamento delle fontanelle del paese. Una di esse è situata negli incantevoli giardini di Bubbio in prossimità della Piazza del Pallone (centro paese).

Le alluvioni

La parte bassa del paese, situata in prossimità del fiume Bormida, è stata colpita per ben due volte da alluvioni una nel 1968 e l'ultima nel 1994. La prima distrusse molti campi e anche alcune case mentre quella del 1994 portò via il pilastro centrale del ponte che collegava il paese ai territori dell'oltrebormida. Oggi questo ponte è stato ricostruito grazie ai fondi della Regione rendendo il transito più agevole di quanto non fosse stato precedentemente.

 Frane e smottamenti

Secondo testimonianza risulta che nel 1974 sotto il castello siano stati disboscati circa quattro ettari di bosco e in conseguenza a ciò sono franati circa cinque quintali di terra. Un'altra caratteristica del suolo bubbiese è quella d'avere numerosi settori d'erosione accelerata, cioè che le rocce si disgregano velocemente per l'effetto di acqua e vento; ciò potrebbe portare in futuro a molti smottamenti