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La sfilata, che parte dal castello, è uno dei momenti più importanti e pittoreschi della manifestazione.

Veduta dall’alto di via Roma, percorso

 della sfilata del Polentone.

Lo scodellamento della polenta è il momento culmine della festa. Viene offerta al pubblico insieme a frittata di cipolle e salsiccia.

 

Sotto i portici di via Roma viene allestita ogni anno una mostra di antiche fotografie che testimoniano la vita dei nostri nonni su queste colline

 

La festa principale del paese di Bubbio è il Polentone fissato per la prima domenica dopo Pasqua. Questa sagra si è a poco a poco costruita su di una leggenda che mette in evidenza il rapporto tra calderai e popolazione locale e la dura realtà della miseria dei contadini nella langa. Si racconta che tanti anni fa, in un giorno di primavera, giunse a Bubbio un gruppo di calderai; in quei giorni la situazione economico- sociale era disperata a causa dell'editto che il marchese del Monferrato aveva imposto ai cittadini per aumentare le tasse. I bubbiesi si ribellano e dopo che il castellano ebbe esaudito ogni loro richiesta la rivolta si placò e il feudatario stabilì l'inizio della cottura della polenta e diede il via a una grande festa collettiva a cui parteciparono anche i calderai che crearono un paiolo di rame in cui venne cotta la polenta che, appena benedetta, venne distribuita a tutti i cittadini. Durante questa festa il castellano ordinò che i dazi e le tasse fossero nuovamente ridotti e che la festa venisse ripetuta. Per questo motivo ogni anno viene rievocato l'evento con una sfilata di nobili e paesani che parte dal castello e giunge fino alla piazza del paese dove, per l'intrattenimento di ambo le parti e del pubblico, si esibisce una banda di sbandieratori professionisti provenienti da Asti. La sera prima del giorno del polentone c'è la festa delle Streghe dove si può bere vino lungo le vie del paese, mangiare focacce e lasciarsi predire il futuro e leggere la mano da alcune chiromanti.

 

 

La festa delle figlie, altra sagra di Bubbio, ha luogo la prima domenica di Settembre e ricorda le figlie di Maria, cioè le ragazze che potevano uscire solo in rare occasioni ed erano molto apprezzate dai giovanotti del luogo. I festeggiamenti iniziano la settimana precedente con falò sulle colline, serate culturali e musicali e si concludono con la disfida dei borghi. Al borgo vincente viene assegnato il trofeo; questo consiste in un drappo dipinto a mano raffigurante scorci del paese.

La farinata offerta al pubblico durante la fiera di San Simone.

 

A primavera si svolge un altro appuntamento di grande suggestione, il canto delle uova. Questa sagra ha una sua leggenda: si narra infatti che un gruppo di amici cantori, accompagnati da un confratello laico, vestito di una tunica bianca si reca di notte nelle cascine e sveglia i padroni intonando una nenia: "Dateci le uova delle vostre galline" ogni volta queste vengono loro donate e i cantori si spostano in un'altra cascina intonando sempre lo stesso canto; se per caso una famiglia si dimostrasse poco gentile e cacciasse in malo modo i cantori le loro maledizioni ricadrebbero sull'inospitale famiglia. La cerimonia prosegue fino a quando ogni borgata bubbiese viene allietata dalla visita dei cantori accompagnata dalle loro fisarmoniche.

Immagine della Fiera di San Simone.

 

La fiera di San Simone è una festa fissata per il 28 ottobre. Un tempo aveva luogo anche un'altra grande fiera, dedicata a San Giacomo, il 25 luglio di cui a poco a poco si è persa la memoria. La fiera di San Simone consiste nella semplice ed immutato copione cioè contrattazione del bestiame, qualche bancarella, molti dolci per tutti ed infine tanti saporiti piatti da accompagnare con dolcetto e barbera, prodotti tipici delle aziende locali.

Una scena del polentone

 

 

 

La festa dei nonni: si svolge come ogni anno presso i locali SAOMS la seconda domenica di dicembre. Nel primo pomeriggio i ragazzini della scuola elementare rallegrano i nonnini con le loro divertenti recite. Una volta finito di narrare i racconti si rivono vari episodi della vita contadina di un tempo. La festa prosegue nel pomeriggio con brevi e simpatici sketch realizzati dai bambini delle elementari. Al termine, il Sig. Sindaco e la Pro- Loco consegnano panettoni a tutti i nonni.

Una delle bancarelle della fiera di San Simone.