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Giorgio Gallesio

una passione per le MELE

 

 

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Personaggi insigni: Giorgio Gallesio

In alto: cortile del Castello

In basso: mostra di prodotti tipici - Convegno presso il castello Gallesio-Piuma / ottobre 2002

Il conte Giorgio Gallesio fu uomo eclettico vissuto fra il ‘700 e l’800: poeta, storico, funzionario, acuto viaggiatore e soprattutto scienziato.Per obblighi familiari fu avviato alla carriera in magistratura, raccogliendo successi al servizio dell’antica Repubblica di Genova, del dipartimento napoleonico della Liguria (per il quale ricoprì cariche di prestigio) e infine del regno sabaudo, nella cui amministrazione si distinse.Al termine della sua carriera ottenne prestigiose onorificenze fra cui il titolo di Conte.I riconoscimenti più grandi, comunque, non li ottenne come uomo di apparato, ma bensì come scienziato.Gli studi naturalistici nel campo della genetica e della tassonomia applicata al settore agricolo furono apprezzati dallo stesso Darwin e vengono ritenuti antesignani del lavoro di Mendel. Nato a Finalborgo nel 1772, attraversò le vicissitudini del suo tempo, conservando intatti gli interessi per la biologia rivolta alla produzione delle più svariate qualità di frutta. Nella sua azienda agricola di Prasco mise a dimora una delle più importanti collezioni di alberi da frutto fra cui spiccavano i meli.Il suo interesse preminente fu infatti la Pomologia, la disciplina che si occupa di studiare le mele, innestare e selezionare quelle dalle caratteristiche migliori.Le sue ricerche videro compimento nella completissima Pomona Italiana (1817-1839) utilissima anche per la parte iconografica arricchita con preziose illustrazioni policrome. Le tavole della Pomona, oltre che per l’alto valore artistico (sono state eseguite da importanti pittori naturalisti del tempo) mostrano una ricercatezza dei particolari per un rigore scientifico senza pari.. La produzione scientifica di Gallesio non si ferma alla Pomona, ma fu molto prolifica con studi dedicati agli agrumi, alla fecondazione e agli ibridi, alle uve dei vini italiani ecc. Alcune opere restarono indite e postume, come l’Atlante Citrografico pubblicato dalla insigne Accademia dei Georgofili di Firenze a cura di Enrico Baldini nel 1996. Grazie all’attivissima nipote del Conte, il ricordo dello scienziato viene rinnovato e valorizzato dal "Centro per la promozione degli Studi Gallesiani" con sede a Prasco, ove esiste il formidabile castello di proprietà della famiglia Gallesio-Piuma. Nei suoi tre giardini pensili ancora dimorano piante innestate dallo stesso Gallesio e in occasione dei seminari scientifici promossi annualmente dal Centro ancora aleggia il suo spirito innovatore nella difesa della biodiversità come patrimonio per mantenere in vita prodotti saporiti e sempre diversi.La filosofia dell’opera gallesiana si rivela moderna, precorrendo gli attuali timori pervasi dal rifiuto per cibi manipolati geneticamente, tutti uguali e omologati. Si pensi, ad esempio, al settore delle mele - a lui molto caro -, oggi confinato nella scelta di tre o quattro varietà, che compriamo comunemente nei supermercati. La grossa distribuzione impone frutta dalla perfezione estetica sopraffina, ma purtroppo ripetitiva nel gusto. La sparizione di tante varietà di mele, legate ai diversi ambiti locali, con colori, forme e sapori sempre nuovi, è un grave impoverimento etnobotanico al quale si spera di poter ancora rimediare. In tal proposito, per il territorio acquese, è la Comunità Montana dell’Alta Val Orba, Valle Erro e Bormida di Spigno a sostenere iniziative in tale direzione, favorendo studi e ricerche sul territorio, al fine di censire e salvaguardare le varietà di alberi da frutto interessanti.

Questi auspici sono stati lanciati proprio a casa" di Giorgio Gallesio, nel salone del castello di Prasco, a Ottobre 2002 in occasione del Convegno dal titolo “Omaggio a Giorgio Gallesio”,e promosso dal Centro Studi di Prasco “Fondazione Gallesio”, al quale sono intervenuti esperti dell’innovazione agricola, produttori di frutta biologica, cultori della cucina tradizionale basata sulla riscoperta di prodotti naturali. A corollario della giornata scientifica era in mostra l’originale collezione di varietà di mele scoperte e salvate dal sig. Maffeo Marco di Occhieppo (Biella).

Il recupero di tanta biodiversità avrebbe entusiasmato lo stesso Gallesio ed innalza il paese di Prasco come centro ideale per lo sviluppo di queste tematiche a livello provinciale.