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La spremitura

 

 

L'uva vendemmiata deve essere pigiata al pių presto possibile per estrarne il mosto e farlo diventare vino. Questa operazione veniva un tempo eseguita con i piedi, ora viene effettuata con le macchine. Dalla pigiatura si ottiene il mosto e la parte solida del frutto, la vinaccia costituita da bucce, vinaccioli e raspi.

La pigiatura con i piedi presentava inconvenienti soprattutto per la lentezza dell'operazione e per la sua incompletezza e la scarsa igiene, tuttavia si deve riconoscere che lo schiacciamento degli acini che si ottiene perfetto: soffice, senza lacerazione e spappolamento delle bucce, per cui si evita la dispersione nel mosto di quelle sostanze mucillaginose che danno un opalescenza difficile da eliminare al vino.

Le pigiatrici meccaniche pių semplici sono costituite da un nastro che conduce le uve fra due cilindri di ghisa o di legno duro che ruotano con senso opposto schiacciando pių o meno forte i grappoli ottenendo il mosto contenente i raspi e le bucce

Esistono diversi tipi di torchi o presse che vengono adoperati per la spremitura delle vinacce. I torchi possono essere di due tipi: torchi a vite verticale e torchi a pressione idraulica.

I torchi a vite verticale sono costituiti da una gabbia di legno cilindrica nella quale si pongono le vinacce; esse vengo compresse da un piatto azionato tramite un meccanismo.

I torchi a pressione idraulica sono azionati ad una pompa motore e raggiungono pressioni pių elevate con tutti i torchi a pressione verticale si ottiene sempre un buon prodotto di spremitura ed un alta resa, ma il loro ciclo di lavorazione č intermittente e piuttosto lento. .

 

 

La vendemmia di un tempo:

la pigiatura avveniva a livello casalingo ancora con i piedi circa quaranta anni fa.

Per tutti i partecipanti era una festa.

 

 

 

 

 

In alto: una pigiatrice

In basso: un carico in attesa della pigiatura