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TERZO

  

LE CHIESE

S.Maurizio

 

Il Santo Patrono affrescato sulla facciata

Chiesa parrocchiale di S. Maurizio

Questa chiesa è stata segnalata già nel medioevo posizionata probabilmente nei pressi dell'attuale. Questa chiesa era dotata di numerose cappelle laterali e di una sacristia attigua ed era circondata dal cimitero. Poiché la popolazione aumentava sempre di più la chiesa diventò incapace di accogliere tutte queste persone, così nel 1758 le autorità ecclesiastiche pensarono che era necessario costruire una nuova chiesa parrocchiale. Così nel 1767 i Terzesi decisero di impegnarsi nell'edificazioni di una parrocchia più moderna e capiente. Nel 1893 fu consacrata la nuova chiesa parrocchiale di S. Maurizio.

Campanile di  S.Maurizio

Organo Lingiardi

L'organo Lingiardi è un antico strumento del 1853 recuperato e restaurato grazie al compianto Don Teresio Cesaro. Terminato il recupero nel 1989 l'organo, completo della parte fonica originaria, è stato inaugurato con successive e regolari stagioni di concerti di elevatissimo livello. Lo strumento è composto da una tastiera con 54 tasti ricoperti d'osso e cromatici neri, da una pedaliera a leggio di 17 pedali del tipo a vento, da somieri secondari per i registri del pedale, da canne in facciata di stagno disposte in un'unica campata di forma a cuspide con ali, da una manticeria formata di mantici a cuneo di abbondanti dimensioni, alimentati da pompe ad azionamento manuale o da elettroventilatore e registri a manetta con incastro su due colonne verticali poste a destra della tastiera

 

S. Antonio

Questo oratorio è da sempre associato alla omonima Confraternita "dei Battuti" per l'antica consuetudine di "battersi" con flagelli, cioè fruste di cuoio. A Terzo la presenza della Chiesa di S. Antonio (e della sua Confraternita) risale al Cinquecento: era situata ove ancora oggi si trova, in quello che era allora l'antico borgo murato, accanto al Castello, detto Ricetto. Poco distante vi sono lo strapiombo delle Rocche e l'imbocco del sentiero del Muntajot. L'antica Chiesa fu più volte rimaneggiata nel corso dei secoli ed infine incendiata nel 1691 ad opera dei soldati tedeschi al seguito del principe Eugenio di Savoia. Nel 1699 l'attuale Oratorio era già innalzato, più ampio ed arretrato rispetto al precedente, in modo da ricavare la piccola piazza ancora oggi esistente.