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PERSONAGGI ILLUSTRI

Bartolomeo Rapetti

IL Chirurgo Collegiato Bartolomeo Rapetti (Morsasco n. 1763 - m. ?). Seguì il corso di chirurgia a Torino, con una borsa di studi del conte Lupi di Moirano. Esercitò la professione per un breve periodo a Morsasco come chirurgo "condotto". Militò nell’esercito Piemontese, si comportò eroicamente durante l’assedio di Grenoble guadagnandosi una lode da Vittorio Emanuele e le patenti di Chirurgo del Presidio e dei Bagni di Acqui. Fu coinvolto marginalmente nei moti del "21"

 

Pietro Ivaldi

Il Maggiore Pietro Ivaldi (Morsasco n.1786 - m.1861), militò con Napoleone nel 63o Reggimento di Linea, 3o Battaglione, 1a Compagnia dove partecipò alla campagna di Russia; congedato sergente maggiore dall’esercito francese fu arruolato nelle truppe piemontesi. Non é chiaro il suo ruolo nei moti insurrezionali del "21", non ne subì in ogni caso gravi conseguenze, fece una brillante carriera culminata l’otto luglio 1843 quando fu nominato Maggiore. Il 6 marzo 1849 il "Maggiore delle Regie Armate Pietro Ivaldi" divenne sindaco di Morsasco, fu riconfermato il 19 gennaio 1852. 

 

Mario Cavelli

L’Ing. Tenente Pilota Aviatore Mario Cavelli nacque a Bologna il 29 -8- 1912 da Guido, di antica famiglia Morsaschese. Si laureò a Bologna in Ingegneria. Giovane ufficiale fu ferito gravemente all’aeroporto di Ciampino, riprese servizio in Sicilia con la qualifica di comandante. Durante un trasporto verso l’Africa, il 22 7 1941, l’aereo da lui pilotato si incendiò per una improvvisa avaria, riuscì con atterraggio di fortuna a salvare la vita al suo equipaggio. Morì il 4 agosto per le gravi ustioni riportate. Fu decorato con medaglia d'argento al valor militare "sul campo".

 

Benefattori

Si resero benemeriti a Morsasco per le loro opere filantropiche Giuseppe Rapetti che con testamento datato 4 agosto 1788 fondò l’Opera Pia omonima, Matteo Boccaccio che con testamento segreto del 14 maggio 1878 stabilì una rendita annua di £1500 a favore dell’Asilo infantile, Michele Delfini che con lascito datato lasciò tutte le sue sostanze per la fondazione di un ospizio per i poveri anziani di Morsasco.Infine Francesco Garrone che lasciò una cospicua somma di denaro al già citato Asilo infantile.