Itisacqui

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            Le Chiese
  La Chiesa parrocchiale è dedicata a S.Bartolomeo. Sugli altari laterali sono posti alcuni quadri: uno di S.Bovo del Monevi, l'altro è dedicato alla vergine delle Grazie con i Santi, il terzo è dedicato al Santo Rosario del XVII sec. La decorazione interna fu eseguita due secoli fa dal pittore ponzonese Ivaldi detto "il Muto", all'esterno si trova un porticato costruito nel settecento dalla famiglia Delfini. Inoltre esistono vari tipi di oratori: uno è quello di S.Giovanni Battista (sede dell'omonima confraternita) e tre oratori campestri uno dedicato SS.Sebastiano e Rocco, il secondo S. Pasquale e il terzo di S.Vito o Vitale. La parrocchia è retta da un Prevosto, il suo titolo appartiene ai parroci di Morsasco sin dal 1624 l'anno in cui il prete Giorgio Bilstulfo in un atto di matrimonio comincia a firmarsi in tal modo. Nel territorio di Morsasco esisteva un'antichissimo monastero detto "di Latronorio" che dipendeva dalla casa madre di Invrea di Varazze intitolata a S. Maria di Latronorio o dell'Areneto. Il monastero di Morsasco era una grangia con varie competenze agricole. I possedimenti dell'Arneto vennero acquistati ad principe Carlo Centurione marchese di Morsasco. Egli li investì con il diritto a riscuotere il pedaggio sulle merci transitanti.

    L'interno della parrocchiale (vai)
La chiesa Medievale di S. Vito.

La Chiesa di S. Vito è posta leggermente al di fuori del centro storico, è il più antico edificio presente nel Comune, forse peesistente al paese stesso. Ciò si nota, oltre alla struttura architettonica, anche dal Titolo che è antichissimo tipico della Diocesi Metropolitana di Milano. In alcuni documenti la chiesa stessa è citata come "Antica Parrocchiale".  L'edificio religioso presenta una bellissima abside semicircolare alto medievale, all'interno della quale è presente un affresco attribuito a un Maestro Piemontese o Lombardo della seconda metà del XV secolo, che rappresenta in primo piano un Cristo Crocifisso con Madonna ed una Santa, sullo sfondo le mura di Gerusalemme, ai lati S. Antonio Abate e S.Vito al cavallo. La restante parte dell'edificio denuncia diverse fasi costruttive, mentre la datazione del portico è incerta. Il terreno intorno a S. Vito fu adattato a lazzaretto che divenne quindi cimitero intorno al 1631 durante un'epidemia di peste. Il gran numero di decessi rese insufficiente il vecchio cimitero adiacente la Parrocchiale obbligando a scavare delle fosse; in questo luogo furono sepolti numerosi bambini  deceduti in quei terribili anni.

 

 

La Chiesa Medievale di S. Pasquale

Le notizie sulla chiesa di S Pasquale si trovano nell’Archivio Vescovile di Acqui,nell’Archivio Parrocchiale di Morsasco e nell’archivio storico del Comune di Morsasco.Non siamo in possesso di documenti in grado di farci risalire ad una sicura data di fondazione della nostra chiesa; potremmo presupporre una sua costruzione tra la fine del seicento e l’inizio del settecento. Nessuna traccia della chiesa dedicata a S. Maria, S. Isidoro (patrono dei contadini) sino al 1699 quando il delegato del vescovo di Acqui, durante la sua visita apostolica nella Parrocchia di Morsasco scrive di aver trovato una chiesa campestre di S. Maria molto rovinata. Nel 1714 il Visitatore Apostolico trova la chiesa di S. Maria,S Isidoro "ben provvista". Possiamo quindi dedurre che l’edificio religioso sia stato costruito tra la fine del seicento e l’inizio del settecento, forse sulle rovine di una più antica Chiesa di S.Maria,aquisendone il nome. A partire dalla metà del millesettecento si manifestò il desiderio della Comunità di Morsasco di restaurare l’antico edificio religioso, questa volontà è manifestata in due verbali del Consiglio Comunale.Nella relazione parrocchiale del 1765 si attesta che la chiesa è provvista di sacrestia, armadio e di un piccolo campanile.La chiesa è considerata poco sicura, nonostante la presenza del Romito che abita in una casa attigua, infatti, le suppellettili sacre sono conservate nella casa del Priore.

 

La chiesa medievale di S. Rocco

Il culto di San Rocco

Il successo del culto del Santo è legato al ruolo di protettore della peste. Dalla fine del 1400, appare come un intercettore nella guarigione della peste. I periodi di pellegrinaggio in onore di San Rocco, avvennero soprattutto nei periodi di epidemia. Sperse nei territori della Dicesi di Acqui, si trovano cappelle e chiese dedicate al Santo; questo prova la grande devozione dei nostri antenati nei   suoi confronti. Dal punto di vista iconografico, San Rocco è rappresentato in abiti da pellegrino, in atto di indicare un bubbone sulla gamba ed è accompagnato da un cane che reca in bocca un pezzo di pane.                                

Notizie storiche della nostra Chiesa

Tutte le Chiese dedicate a S. Rocco, sono poste sulla strada principale che conduce al centro abitato; questo perché si pensava che "il morbo pestifero" si propagasse con lo spostamento degli eserciti, o con i forestieri o al seguito di coloro che fuggivano da una zona contagiata. Per questo motivo furono erette chiese o cappelle dedicate al Santo, come quella di Morsasco, sperando che tale gesto di fede servisse ad allontanare l'incombente pericolo.Non esiste una datazione precisa circa l’anno di costruzione dell’antica Chiesa. Un atto di battesimo datato 26 settembre 1689 prova che in quella data la Chiesa era già stata eretta.