ItisACQUI

 

Home

 

  

 

 

  

 

GEOLOGIA

L’oceano

Tetide

 

 

 

Animazione dei movimenti che caratterizzano l’espansione oceanica presso una dorsale.

I magmi provenienti dal mantello si spandono lateralmente alla linea di dorsale e accrescono progressivamente la superficie oceanica.

VIAGGIO NEI TEMPI GEOLOGICI FORMAZIONE DEL TERRITORIO DI MORBELLO

 

 Era primaria (Paleozoico, da 600 a 250 milioni di anni fa): si formano estese placche continentali in gran parte emerse di natura granitica che “galleggiano” sulla porzione profonda della litosfera e del mantello terrestre; i geologi ritengono che queste masse rocciose fossero molto ravvicinate, almeno fino al termine dell’era primaria, in un unico supercontinente chiamato  Pangea.

Nel periodo carbonifero (circa 300 milioni di anni fa) si originano le rocce cristalline del massiccio di Valosio.

 

*   Era secondaria (Mesozoico, da 250 a 65 milioni di anni fa): si formano le rocce ofiolitiche (rocce verdi) della crosta oceanica della Tetide (periodo giurassico); inizio dell’orogenesi alpina con compressione e sollevamento di estese masse rocciose (del periodo cretaceo), comprese le rocce ofiolitiche della Val Erro e dell’area di Morbello.

 

*   Era terziaria (inizio da 65 a 35 milioni di anni di anni fa): prosegue l’intenso sollevamento provocato dall’orogenesi e nascita della catena montuosa alpina ed appenninica fino alla zona del Monte Tobbio-Val Erro.

 

*   Era terziaria (dall’oligocene al miocene 35-6 milioni di anni fa): si formano le rocce sedimentarie del Bacino ligure-piemontese, comprese quelle del golfo di S. Giustina, prima  descritto. I detriti trasportati dai torrenti che discendono dai versanti appenninici provengono dalle rocce già emerse, quindi anche dalle rocce ofiolitiche.

 

 

 

Un altro salto nel passato ci porta al lontano periodo giurassico (200-135 milioni di anni fa). Mentre sulle terre emerse erano padroni i dinosauri, negli oceani continuavano lenti, ma incessanti  i movimenti dei continenti (secondo la nota teoria della deriva dei continenti del geologo Wegener -  anni venti del ‘900). In realtà, come si scoprì negli anni ’60, i continenti si spostano in modo passivo l’uno rispetto all’altro: il “motore” del loro movimento consiste nella forza dei magmi profondi provenienti dall’interno terrestre che allontanano i continenti presso le zone di dorsale (con creazione di nuova crosta oceanica) e li riavvicinano nelle zone di subduzione (distruzione di crosta oceanica). In queso modo la Terra non aumenta di diametro ed è un pianeta vivo dal punto di vista geologico.

In seguito a questi movimenti, il continente africano ed europeo si stanno allontanando nel giurassico e fra loro si apre un immenso oceano chiamato Tetide.

Nella zona di Morbello e della Val Erro affiorano interessanti masse rocciose che testimoniano l’antica crosta oceanica della Tethis, superstiti dei movimenti geologici dell’orogenesi alpina.

Su tratta di rocce ofiolitiche dal colore nero o verdastro (da cui il nome anche di “pietre verdi”). In affioramento appaiono ora masicce, ora scistose per via delle intense trasformazioni metamorfiche subite quando sono state prima compresse e poi sollevate dalle immani forze geologiche, responsabili di aver portato porzioni della crosta oceanica a migliaia di metri sopra l’attuale livello del mare.

 

 

 

Lungo la strada Morbello – Pian castagna appare un contatto geologico fra rocce sedimentarie(“giovani”) e rocce ofiolitiche dell’oceano Tetide.

 

.

Sulla strada che conduce  da frazione Costa a Pian Castagna, ad un certo punto, appare un interessante contatto geologico: si hanno rocce ofiolitiche sotto alle più giovani rocce sedimentarie del bacino ligure piemontese (vedi il paragrafo del Golfo di S. Giustina). Osservando bene gli strati, in cui sono organizzate queste ultime, si noterà come al loro interno i  ciottoli  siano di natura ofiolitica: questo testimonia come il disfacimento per erosione delle pietre verdi abbia contribuito all’accumulo di detriti  entro il mare dell’era terziaria.