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ItisACQUI |
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IL CASTELLO
Stemma in arenaria |
Il mastio
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Sulla cima della collina,
che sovrasta frazione Piazza, si ergono le rovine dell’antico castello. Sapientemante
recuperate e messe in sicurezza dal Comune, queste antiche vestigia appaiono
al visitatore affascinanti e ispiratrici di un lontani trascorsi. Uno stemma
in arenaria, non meglio identificato, ci indica forse l’antica casata
governante, le mura sventrate ci riportano a fatti d’armi o più semplicemente
ad un lungo abbandono. Resta comunque piacevole soggiornare sulla colma del castello e da lì scrutare, come facevanoun tempo le sentinelle sugli spalti, l’orizzonte che si dipana a 360°. |
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Un particolare |
Il cortile del castello |
La torre
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STORIA Il castello ha origine nel periodo delle incursioni
saracene quando c’era la necessità di sbarrare la strada alla penetrazione
dei mori. Solo in seguito il castello fu modificato per renderlo abitabile
quando,nel 1150 i Del Bosco, signori di
Morbello e alleati con gli Alessandrini vi presero possesso e dimora . Verso la metà del XIII sec. l’ultima erede dei signori di
Morbello sposa Federico Malaspina portando metà dei beni in dote; costoro non
presero dimora nel castello dove abitava un castellano che esercitava
l’ufficio di Podestà . Nei secoli XIV- XV il castello subì una parziale
distruzione a causa delle incursioni di soldati nemici, successivamente nel
1589 il feudo venne acquistato da Bartolomeo Beccaro. In questo periodo
Morbello ebbe il suo momento di maggior lustro, il castello fu ampliato ed
abbellito. Gli Spinola ed i Pallavicino ultimi feudatari di Morbello,
non eseguirono opere di ristrutturazione edilizia dopo che nel 1646, ad opera
degli Spagnoli, il castello fu parzialmente distrutto. |