Il massiccio di Vallosi

a cura di: Guadagnoli Barbara, Defilippi Sarah, Gotta Valeria, Gallo Alessia

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Le rocce cristalline di Vallosi - frazione di Morbello - sono molto interessanti dal punto di vista geologico.
Si tratta di rocce metamorfiche scistose dell’era Paleozoica che i geologi ascrivono al “Massiccio di Vallosio” dal Foglio 82 - Genova, Carta Geologica d’Italia.

La loro età è di circa 300 milioni di anni - periodo Carbonifero.
Sono le rocce affioranti più antiche della Provincia alessandrina.
Il massiccio di Vallosio è analogo sia per età che per formazione ai vicini massicci cristallini del Savonese e di Arenzano.

GENESI: si tratta di masse magmatiche di natura granitica che sono risalite dall’interno terrestre e si sono raffreddate senza giungere in superficie.

PALEOGEOGRAFIA: appartengono all’antica piattaforma continentale europea.

STORIA GEOLOGICA: ricostruire le tappe di queste rocce antichissime non è cosa semplice.

Dopo il loro raffreddamento le forze interne del pianeta le spinsero in profondità, trasformandole strutturalmente.
Per aumento di temperatura e pressione diventarono rocce metamorfiche scistose tipo micascisti, caratteristici per i cristalli lamellari e lucenti delle miche.
Dalla fine dell’era Mesozoica (65 milioni d’anni fa circa) iniziò il sollevamento generalizzato che porterà all’edificazione delle Alpi e dell'Appennino.

 

OROGENESI: porzioni della crosta continentale europea furono spinte verso la superficie con masse rocciose di altra natura. Grandi affioramenti continentali sono, ad esempio: i massicci dell’Argentera e del Monte Bianco.

Il massiccio di Vallosio arrivò in superficie fratturandosi in enormi blocchi; oggi emerge come la punta di un “iceberg” entro un ambiente geologico caratterizzato da rocce metamorfiche di crosta oceanica (ofioliti del Gruppo di Voltri) e rocce sedimentarie del Bacino Terziario Ligure-Piemontese.                                           

Le rocce dei "massicci continentali" si dicono cristalline perché spesso la loro struttura è ricca di cristalli bianchi o trasparenti, duri e compatti, visibili anche ad occhio nudo.

Si tratta di quarzo e feldspati, minerali silicatici ricchi si silicio e alluminio, tipici della porzione superficiale della crosta terrestre, ed aventi un basso peso specifico rispetto ai minerali del mantello terrestre.

la torre del castello di Morbello

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