Il rio GAMBARELLO

Autori: Anfosso Sara, Perletto Manuela, Scaglione Michela.

 
Dall’unione di due rii, il Gambarello e il Lavandara, nasce il torrente Visone che confluisce, in circa 18 km, nel fiume Bormida all’altezza dell’omonimo abitato.
Il bacino imbrifero del Visone ha un’estensione di circa 50 kmq ed è interessato da una moltitudine di rivi, spesso temporanei.
La situazione ambientale del comprensorio è buona, tanto che i piccoli corsi d’acqua presentano un’ottima qualità biologica.
Il Gambarello, in particolare, si presenta come un ecosistema a forte naturalità.Lungo le sue sponde esiste quasi ovunque un bosco stabile con castagni e querce dominanti. Sulle rive sono frequenti alberi di notevoli dimensioni spiccatamente idrofili: ontano e salici. L’alveo, quasi ovunque permanentemente ombreggiato, beneficia della folta vegetazione riparia e non presenta proliferazioni algali e momenti di secca. La portata è limitata e la velocità lenta, il corso è ciottoloso con materiali prevalentemente ofiolitici e cristallini. Numerose pozze d’acque limpide e ben ossigenate si alternano a fasi di raschio.
Biocenosi acquatica: il motivo di alto interesse scientifico è la presenza di un ecosistema acquatico provvisto di tutte le sue componenti biotiche quasi intatte. Significativa nelle sue acque la comunità dei macroinvertebrati con plecotteri, efemerotteri, planipenni ed tricotteri indicatori di acque non alterate.  (Classe di qualità secondo l’indice I.B.E.)
Il gambero di fiume: accertata la presenza del quasi estinto Austropotamobius pallipes che sopravvive lungo il rio Gambarello da frazione Galli fino alle sorgenti, ove il rio cambia il nome in rio delle Rocche.

Astuccio di Tricottero

   

 Scorpione d'acqua

Gambero di fiume

Larva di Planipennide

Efemerottero

Salamandra immatura