Bric BERTON 

tra Liguria e Piemonte

A cura del gruppo di "Adotta un Piccolo Comune"

 

Le rocce ofiolitiche del Bric Berton appartengono geologicamente al "Gruppo di Voltri ".

Si tratta di antiche rocce risalenti al periodo Giurassico (da 165 a 135 milioni di anni fa).

 

Genesi: le rocce ofiolitiche derivano dal mantello terrestre e da crosta oceanica. Si sono formate in profondità o in superficie per l’emissione di lave basaltiche.

L’orogenesi alpina ha portato alla luce i materiali rocciosi dell’Oceano Tetide, che in epoca mesozoica era posto fra Europa e Africa.

I minerali caratteristici della vasta famiglia delle rocce ofiolitiche sono silicati a chimismo ferro-magnesiaco.

Ad esempio, nel litotipo delle peridotidi prevale l’olivina associata a pirosseni, nel loro equivalente metamorfico, le serpentiniti, prevale il serpentino (fillosilicato di magnesio).

 

L’aspetto delle ofioliti è vario. Alcuni tipi sono compatti come peridotiti, serpentiniti, lherzoliti e duniti, altri sono scistosi e friabili: serpentinoscisti.

Il colore va da nero a verde, da cui il nome generico di "pietre verdi"

 

Il paesaggio montano di Bric Berton è caratterizzato da versanti rocciosi e spogli per la povertà di elementi utili nel terreno. Le condizioni limite del suolo favoriscono piante frugali come il pino silvestre e cespugli di biancospino e ginepro.

Sulle cime poste tra gli 800 - 1000 metri di quota, si instaura l’associazione della gariga con distese di erica arborea (il brugo) e di calluna.

Il clima delle vette è caratterizzato da intense nebbie e da brezze marine, provenienti dal vicinissimo mar Ligure, da forte piovosità e da venti gelidi di tramontana.

 

La componente floristica è estremamente particolare.

Si conservano specie spiccatamente alpine o nordiche (Astro alpino) accanto a specie mediteranee (Linum campanulatum).

In primavera i prati si coprono di fiori colorati come il tulipano selvatico, svariate orchidee, l’odorosa Daphne cneorum.

Dal connubio fra clima e substrato ofiolitico si differenziano specie endemiche come la Viola di Bertoloni, esclusiva del Gruppo di Voltri.