RISULTATI-9

ITTIOFAUNA

 

Gruppo di lavoro: Losa Irene, Barone Francesca, Frino Elisa, Parodi Valentina, Giovanni Facelli, Deriu Elisa, Pesce Alberto, Facelli Gianluca

Con il contributo dei Vigili Provinciali

Durante le attività di campionamento, presso la sezione sul Bormida ad Acqui e la sezione sull’Erro a Melazzo, sono stati catturati alcuni esemplari di pesci, grazie all’aiuto dei vigili provinciali che utilizzavano un elettrostorditore.

I vigili eperti di ittiofauna, hanno descritto le varie specie.

Alcuni esemplari più piccoli, fra cui qualche Cobite, una Lasca, un Persico sole, sono stati portati in istituto ove si è provveduto ad allestire un acquario che simulasse l’habitat di fiume.

Questo ha permesso, con calma, una migliore osservazione dal vivo delle abitudini delle singole specie.

Inoltre, nell’acquario sono state introdotte sanguisughe, alghe macroscopiche e fitoplancton, tricotteri e gasteropodi con l’intento di ricostruire la catena trofica.

Da questa attività è scaturita la ricerca sui pesci che qui presentiamo.

I pesci riscontrati indicano una zona a Ciprinidi sia per il fiume Bormida che per l’Erro.

Sono ascrivibili  alle famiglie: Ciprinidi, Cobitidi, Cottidi e Centrarchidi.

Ciprinidi (Gobione, Barbo, Cavedano, Lasca);

Cobitidi ( Cobite );

Cottidi ( Scazzone );

Centrarchidi ( Persico Sole ).

 

Famiglia: CIPRINIDI

Famiglia di  pesci  cipriniformi (1) che vivono in acqua  dolce.

Mancano di denti orali, sostituiti da denti faringei. La forma e la disposizione di tali formazioni ossee è tipica della specie ed è in rapporto con il tipo di alimentazione, in ogni caso onnivora. In alcuni Ciprinidi la ricerca del cibo è facilitata dai barbigli, in numero massimo di due per lato. La vescica gassosa è divisa in due camere da un restringimento in cui si incunea il rene. 

La riproduzione avviene nel periodo primaverile - estivo; le uova molto piccole e numerossissime vengono fatte aderire alle piante acquatiche oppure sono deposte sul fondo.

Durante la “frega” in alcuni ( Pigo, Vairone) compaiono sul corpo  e sulle pinne delle formazioni cornee particolari, dette “tubercoli nuziali”, mentre in altri ( Sanguinerola) la livrea assume tinte sgargianti.

La taglia varia dai pochi grammi ai venti chilogrammi e più, raggiungibili dalla Carpa.

II Cavedano  vive indistintamente in acque correnti o ferme, popolando anche bacini fortemente eutrofizzati.

Onnivoro, da adulto preda anche piccoli pesci. Si riproduce durante le ore notturne nei mesi di maggio‑giugno. Da giovane è' gregario ma col crescere della taglia abbandona il gruppo per condurre vita solitaria. Sopporta bene gli inquinamenti e solitamente è una delle ultime specie a scomparire dalle zone fortemente alterate. Ha il peritoneo bianco‑argenteo, manca della banda scura trasversale ed il margine delle pinne puntinato di nero evidenzia ` una reticolatura lungo tutto il corpo.

 

Il Barbo è presente con una sottospecie nelle nostre acque correnti con fondo ghiaioso, fino ad una quota di 600‑700 metri. Gregario, vive prevalentemente sul fondo spostandosi in continuazione "grufolando" tra le pietre alla ricerca 3 dei cibo costituito da larve e crostacei. Si riproduce tra maggio e giugno, depositando tra la ghiaia e la sabbia, in acqua poco profonda, uova piccole e rivestite da una sostanza adesiva. Sensibile agli inquinamenti, abbandona in breve tempo i fondali divenuti melmosi a causa della sedimentazione delle particelle in sospensione derivanti dal lavaggio di materiali inerti. In condizioni ottimali può raggiungere 50 cm di. lunghezza con un peso di circa 3 kg.


La Lasca è di tendenze gregarie sia allo stadio giovanile sia da adulta; conduce vita bentonica ed ha abitudini alimentari onnivore. Il muso prominente e la bocca fortemente infera e trasversale con labbra costituite da tessuto duro, sono caratteri che la rendono inconfondibile. Solitamente è visibile una banda scura trasversale posta immediatamente sopra alla livrea laterale. Caratteristico è il comportamento durante i mesi primaverili in cui in gruppi di migliaia di individui si sposta tra le pietre dei fondo con improvvisi movimenti oscillatori che mettono in evidenza il ventre argenteo in contrasto con dorso bruno.

 

Il Gobione vive frammisto ai branchi di barbi, distinguibile per possedere un solo paio di barbigli. È essenzialmente carnivoro, preferenziando prede quali piccoli crostacei ed avannotti.

Caratteristiche sono le uova di colore blu, deposte a gruppi in primavera.

 

Famiglia: COBITIDI

Sono una famiglia di cipriniformi di acqua dolce dal corpo subcilindrico per lo più allungato, talora privo di scaglie e con muso provvisto di tre o sei paia di barbigli, vivono di solito sul fondo e nel fango. Hanno bocca infera e piccola; la linea laterale è solo nella parte anteriore del corpo; vescica gassosa divisa in due parte con il sacco anteriore racchiuso da un involucro osseo. Occhi piccoli e molto in alto.

 

Nel Cobite, è comune il dimorfismo sessuale; i maschi, più piccoli delle femmine, sono riconoscibili per avere le pinne pettorali coi margine appuntito anzichè arrotondato e recanti internamente una piccola laminetta ossea (squama di "Canestrini"). Il dimorfismo non è però sempre evidente in quanto nel Cobìte si verifica il fenomeno dell’ iversione sessuale e quindi non è raro trovare individui a stadi intermedi. Si riproduce da metà aprite a fine maggio le uova sono deposte presso le rive su substrati vegetali. Si nutre in prevalenza di organismi animali di piccola taglia, durante le ore crepuscolari e notturne.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Famiglia: COTTIDI

Famiglia di pesci perciformi (2), presenti in acqua salmastra o in mare però una specie,( lo Scazzone ) é in acqua dolce. I Cottidi hanno corpo grande e depresso, occhi posti in alto, due pinne dorsali contigue senza vescica gassosa. Spesso hanno ghiandole velenose. Frequente è il dismorfismo sessuale e le cure verso le uova e i piccoli da parte del maschio. 

Lo Scazzone è l’unica specie dulciacquicola dei Cottidi presente nell'italia settentrionale e centrale. Pesce di fondo, vive nelle acque delle zone a trote e a temoli.

Il capo è grande e piatto, munito di una bocca di notevoli dimensioni, le due pinne dorsali occupano pressoché tutto il dorso, la linea laterale è ben visibile. Ha le pinne ventrali divise e per la presenza di una spina ottusa sul margine dei preopercolo.

Vive in acque limpide ed è molto sensibile ad ogni forma di inquinamento. Si riproduce in primavera; le uova vengono deposte sotto i sassi e sorvegliate attentamente dal maschio. Raramente supera 18‑20 cm.

 

Famiglia: CENTRARCHIDI

Famiglia di pesci perciformi. Hanno una sola pinna dorsale molto lunga, anteriormente sorretta da raggi spiniformi e posteriormente da raggi molli, incisa a livello dei penultimo raggio spiniforme. Anche nella pinna anale i primi raggi sono spiniformi. La bocca è molto grande e la mandibola prominente. Abitano fiumi, laghi e paludi in cui l'acqua superi d'estate 18°‑20°C.

Il Persico sole costituisce un esempio tipico di alterazione dell'equilibrio biologico. E facilmente riconoscibile per il corpo ovale, la pinna dorsale simile a quella dei Persico trota, la bocca piccola, la livrea sgargiante con macchie brune ed arancio e linee azzurre ai lati dei capo e per l'opercolo decorato con una vistosa macchia nera e rossa. Predilige laghi e stagni ricchi di vegetazione. Si ciba di larve acquatiche, di uova e di avannotti. La riproduzione avviene in luglio‑agosto. A differenza degli altri pesci, ha la tendenza ha prendersi cura delle uova che depongono in acque litorali basse, e dei piccoli che ne fuoriescono.

 

(1) Cipriniformi: ordine di pesci ossei, caratterizzati dalla forma del corpo ovale, allungato, coperto di scaglie cicloidi (cioè allungate), bocca piccola e protrattile, privo di denti e con  barbigli. Pesci in cui la vescica natatoria è collegata con gli organismi uditivi attraverso ossicini.

(2) Perciformi: ordine di pesci ossei prevalentemente marini con il corpo provvisto di pinne con spine. In alcune specie il maschio presta cure parentali ( Cottidi ).