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L’Istituto Levi-Montalcini rappresenta l’Italia a Dubai

L’Istituto Levi-Montalcini rappresenta l’Italia a Dubai


Sabato 18 e domenica 19 marzo, all’Atlantis The Palm Hotel di Dubai il Global Education & Skills Forum, il nostro Istituto ha partecipato all’evento organizzato dalla fondazione Varkey, che ospita ogni anno la rassegna mondiale per l’istruzione e le competenze e riunisce i leader mondiali del settore pubblico e privato alla ricerca di soluzioni per il conseguimento di educazione, di equità e di occupazione per tutti. 
L’Italia, attraverso il Ministero dell’Istruzione, è stata eletta partner per l’edizione 2017, dedicata alla Cittadinanza globale e nell’ambito di tale rassegna è stato assegnato il Global Teacher Price all’insegnante canadese Maggie MacDonnell, premiata dallo Sceicco di Dubai Mohammed bin Rashid Al Maktoum nell’ambito di una suggestiva cerimonia in cui si è esibito in concerto Andrea Bocelli.
La nostra scuola è stata scelta per rappresentare l’Italia nella Future Zone, vetrina delle eccellenze nazionali nell’ambito della formazione scolastica, organizzata dal Ministero dell’Istruzione. Il nostro Istituto Superiore “Rita Levi-Montalcini” di Acqui Terme è stato selezionato per aver realizzato il progetto BlindHelper Braille, già vincitore del Maker of Merit presso la Maker Faire di Roma lo scorso ottobre.
Il progetto della stampante Braille per utilizzo didattico, open source e low cost è finanziato da una campagna di crowdfunding su Eppela che si è conclusa da pochi giorni ed è stato realizzato da alcuni studenti dell’indirizzo tecnico Elettronica Automazione guidati dagli insegnanti del corso.
In rappresentanza degli alunni hanno partecipato al Forum di Dubai: Loris Caratti, Andrea Massa e Giulia Narzisi, accompagnati dai docenti Anna Maria Bonelli e Fabio Piana, coordinatore del progetto. Il nostro Istituto ha esposto il prototipo della stampante Braille costruita con materiali facilmente reperibili o stampati in 3D, illustrandone le caratteristiche ed il funzionamento ai numerosi delegati internazionali che hanno manifestato ampio interesse e apprezzamento, tra gli ospiti del nostro padiglione l’ambasciatore italiano presso gli Emirati Arabi Uniti Liborio Stellino, l’ex ministro dell’Istruzione Stefania Giannini e l’Onorevole Irene Tinagli .

http://www.ilmattino.it/primopiano/scuola_e_universita/a_dubai_vetrina_meglio_scuola_italiana-2327290.html

Europa : unione geografica o politica e sociale?

 

Il professor Vellano, docente di Diritto Internazione e dell'U.E. presso l’Università di Aosta, ha ncontrato  gli studenti del le classi quinte delle sezioni AFM e ITT del nostro Istituto il 25 novembre  2016.  L'incontro ha avuto grande spessore didattico e culturale.

Europa. Qui vivono, lavorano, e hanno i loro sogni milioni di persone.

Per secoli gli europei si sono scontrati, odiati, e uccisi. Hanno lottato senza confini. Hanno speso risorse ingentissime per la reciproca distruzione.

Dobbiamo arrivare fino all’era post-bellica perché l’unità si realizzi, grazie all’istituzione dell’Unione Europea.

Iniziando con definizioni e stimolanti argomenti introduttivi, su storia e natura dei 28, il professore ha poi toccato argomenti di stretta attualità.

La sicurezza è uno di questi. Che un europeo, visti i recenti eventi, possa sentire un senso di profonda insicurezza è scontato, e si fa necessario uno sforzo particolarmente condiviso per assicurare la serenità.

Tema, questo, che si presta a essere collegato con gli abbondanti flussi migratori. Quale soluzione? S’interroga il professore. E la risposta è complessa, in vista delle diverse collocazioni e delle diverse opinioni degli stati. Tra chi accoglie come la Svezia e chi costruisce muri e chiude confini. Chiudere i confini e costruire muri , Idea che si scontra con gli  ideali fondanti dell’Unione.

Stati che vanno, stati che vengono. Si parla della strettissima attualità della Brexit. Il Regno Unito che vota per uscirne, la Turchia che tenta da anni di entrarne. Strana dinamica sulla quale il professore  si sofferma e fa luce.

E chi rappresenta l’Unione? Con chi devono parlare i leader extra-comunitari per averne l’opinione? La domanda è rivolta agli studenti, che non danno risposta. Eppure, se a qualunque cittadino americano, anche il più ingenuo, si chiedesse l’identità del proprio presidente non avrebbe dubbi. Perché allora nessuno conosce Donald Tusk, presidente del Consiglio Europeo? Sarà forse che manca un senso di europeità tra i giovani come tra gli anziani? La dimostrazione arriva più tardi. Gli studenti confermano al professore di non sentirsi europei.

Amara constatazione che conclude l’evento che ha avuto il pregio di far riflettere   tutti gli studenti sul tema della sicurezza e dell'immigrazione.

 

 Si ricorda che alcuni alunni interessati delle classi quinte parteciperanno al concorso " Diventiamo cittadini europei" , per il quale l'attuale conferenza fornisce importanti stimoli di riflessione.

In particolare, il concorso consiste nella svolgimento di uno dei seguenti temi:

 • Il problema della sicurezza, intesa nei suoi diversi e molteplici aspetti, preoccupa in misura crescente i cittadini europei in un contesto dominato da guerre, conflitti e attentati terroristici. Gli Stati, in questo quadro, non appaiono in grado di garantire adeguatamente la sicurezza mentre la stessa Unione europea, segnata da una grave crisi esistenziale, appare impotente, in quanto ancora priva di una reale autorità politica comune e condivisa. In questa situazione, quali cambiamenti nelle istituzioni e nelle politiche sarebbero necessari? Come dovrebbe attrezzarsi l’Unione Europea per fare fronte alle sfide della sicurezza interna e internazionale?

 • Alle soglie del 60° anniversario dei Trattati di Roma (25 marzo 1957) che hanno posto le basi della costruzione europea e hanno consentito una lunga fase di pace e di progresso, l’Unione europea appare oggi in una situazione di grave crisi esistenziale, cui concorrono nuovi problemi, quali gli ingenti flussi migratori e fenomeni di crisi economica e sociale. Emergono così nuove forme di nazionalismo a discapito degli ideali di coesione ed unità perseguiti dal processo di integrazione. Come pensare e come realizzare, in questo contesto, un nuovo percorso unitario condiviso dagli Stati e dai popoli europei? Come contribuire, in quanto cittadini, ad una nuova primavera dell’Europa?

Gli elaborati dovranno essere inviati entro il 30 gennaio.  La Commissione esaminatrice del concorso è composta da docenti universitari ed esperti in problematiche europeistiche. I vincitori riceveranno comunicazione mediante la scuola.